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Il 23 a SMAU Milano: Il web, uno strumento per fare business, tra strategie, strumenti, organizzazione aziendale

scacchidivetroIl web, non è una “presenza”, “segnaposto” aziendale, ma uno strumento per fare business.

Per poter essere efficaci su web non parleremo più solo di sito, portale, ma di ecosistema web. Cioè un insieme di strumenti usati in modo strategico (portale aziendale, social network, blog, ecc.) con obiettivi chiari di business e con una pianificazione dei contenuti e delle attività di engagement e “vendita” definite nei particolari.

Per il futuro e il presente, non solo gli strumenti devono essere in grado di supportare l’attività aziendale on line nel suo svolgersi, ma anche, l’azienda deve fare una scelta di campo sul come organizzarsi e su come “vivere” questa sua esperienza.

Non si mette on line una “soluzione” sul web, si mette in campo l’azienda, com’è o come vuole essere rispetto a questo nuovo mercato, con la sua filosofia, con le sue persone, con i suoi valori. Non una soluzione quindi, ma “l’essenza” stessa dell’azienda, con il suo metodo di lavoro, con la sua attenzione ai clienti.

Non una Soluzione, un Metodo; Non una Soluzione, uno Stile; Non una Soluzione, una Squadra; Non una Soluzione, una Rotta.

Proveremo ad approcciare il “come si parte”, quali le informazioni che devono essere in nostro possesso, quali le strategie da mettere in campo.

Ne parleremo insieme a chi vorrà a SMAU Milano il prossimo 23 ottobre alle ore 10 in Arena Expo 2015 – Pad.1 – Per chi vuole registrarsi al wokshop, è possibile cliccare qui, vi aspetto !

Branding aziendale, come acqua pulita che libera acqua torbida

bicchiereacquaMi trovo sempre più spesso a incontrare aziende, enti e istituzioni che non hanno “una cattiva reputazione”, ma che, magari, sono vittime di quelle poche notizie non propriamente positive che li riguardano.

Quello che più li meraviglia è che “anche notizie vecchie” continuino a “prendere la scena” rispetto a quelle vecchie e che, magari, “anche facendo tante cose positive” questo trend negativo non cambi.

E’ evidente che questi soggetti evidentemente non fanno alcuna azione di branding aziendale sulla rete e che quindi sperino, in maniera, un po’ casuale di invertire la tendenza grazie allo scorrere del tempo e, anche a cose buone che da un po’ si stanno mettendo in campo.

Dato che il 90% dei casi non consente la cancellazione dei contenuti negativi dalla rete anche quando obsoleti, allora forse è  il caso di immaginare la propria reputazione sulla rete come un vecchio recipiente di acqua torbida e stantia dal quale è “vietato” (non è possibile) buttare via l’acqua presente e stagnante.

La domanda che vi faccio è: Come fa un lago a rinnovare la propria acqua se non con un sistema di corsi d’acqua che entrano e altri che escono dal lago stesso ? Leggi il blog

Nel 2015 l’azienda che vuole usare il web per fare business dovrà cambiare

happy2015onlineE’ come, nel corso degli ultimi due, tre anni, si siano composti i pezzi di un puzzle complesso attorno all’utilizzo del web, non come “presenza”, “segnaposto” aziendale, ma come strumento per fare business.

Siamo appena reduci dalla notte di San Silvestro e non vi tedierò molto di più di quanto non possa essere utile, ma credo sia necessario definire alcune cose per il web che verrà in questo 2015.

  • Non si parlerà assolutamente più di sito web, portale, ma di ecosistema web. Cioè un insieme di strumenti usati in modo strategico, con obiettivi chiari di business e con una pianificazione dei contenuti e delle attività di engagement e “vendita” definite nei particolari.
  • Qualche anno fa tenni una serie di workshop “predicando” la necessità di avere in azienda un “social CRM” cioè una piattaforma in grado di gestire anche le relazioni rivenienti dalla rete e in grado di fare tesoro di tali informazioni. Ebbene per quest’anno e per il futuro dico che non solo gli strumenti devono essere in grado di supportare l’attività aziendale on line nel suo svolgersi, ma anche che, necessariamente, l’azienda (ma anche qualsiasi altro soggetto che intende intraprendere una strada su web) deve decidere, anzi deve fare una scelta di campo sul come organizzarsi e su come “vivere” questa sua esperienza.
  • Non si mette on line una “soluzione”, in campo, sul web, si mette in campo l’azienda, com’è o come vuole essere rispetto a questo nuovo mercato, con la sua filosofia, con le sue persone, con i suoi valori. Non una soluzione quindi, ma “l’essenza” stessa dell’azienda, con il suo metodo di lavoro, con la sua attenzione ai clienti.

Non una Soluzione, un Metodo -Presi qualche anno fa in prestito da Johann Wolfgang Goethe la frase:

“Comunicare l’un l’altro, scambiarsi informazioni è natura;
tenere conto delle informazioni che ci vengono date
è cultura”

Una frase che mette al centro la nostra capacità di essere persone prima che aziende, la nostra capacità di relazionarci, la nostra capacità di apprendere “ascoltando”. Leggi il blog

Strategie per il web, contenuti, social media optimization – smau 2014 – milano – Le SLIDE

micheledellederaasmauEcco le slide che ho presentato lo scorso 22 ottobre a SMAU Milano. Ho parlato di Strategie per il web, contenuti, social media optimization, come impostare un ecosistema web, come partire con progetto attuabile.

Buona visione e sempre disponibile per chiarimenti e supporto.

Scrivetemi: michele.delledera@gmail.com

 

 

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Il vostro ecosistema web. Mi date una mano, me lo raccontate ? Grazie !

Carissimi, lavoro e rifletto da tempo sul come un’azienda possa usare al meglio i propri strumenti web e, come amo chiamarlo da un po’, il proprio ecosistema web aziendale, fatto da sito, blog, canali social, software gestionale in cloud, sistemi di CRM e altro ancora.

Adesso chiedo una mano a voi perché mi piacerebbe supportare con dati e risposte legate alla vostra esperienza aziendale o consulenziale questo mio studio che vorrei pubblicare e anche rendere noto durante le date dello SMAU 2015, altre manifestazioni, e attraverso uno white-paper che invierò, a partire da Gennaio 2015, a tutti quelli che vorranno rispondere e dedicarmi 5 minuti del loro tempo.

domande

Compilate il form anche se non avete ancora un sito o un ecosistema aziendale su web le vostre riflessioni mi saranno utili e… grazie per l’aiuto !

[contact-form-7 404 "Non trovato"]

 

Intanto ci vediamo a SMAU Milano dal 22 Ottobre !

NOTAZIONE ! I dati anagrafici inseriti all’interno del form di informazione serviranno solo all’invio poi del materiale relativo ai risultati del lavoro e non saranno mai pubblicati in alcun modo. 

Trovare clienti con Google, il libro

Ho ricevuto, ormai quasi 2 mesi fa, il libro, edito da Hoepli, “Trovare Clienti con GOOGLE” di Ale Agostini e Bruce Clay. Ci ho messo un po’ di tempo per dedicarmici e dare un’occhiata più approfondita. Adesso finalmente ci sono riuscito e trovo che il libro, per chi vuole affrontare la propria avventura sul web in autonomia, può essere utile e dà tutti quei suggerimenti che possono essere indicati per farsi trovare e quindi… Come dice il libro stesso… “a trovare possibili clienti”…

Il libro parte con una panoramica su come si è evoluto il mercato digitale e su come il mercato, anche dell’advertising, si sia spostato verso il web e in particolare verso il motore di ricerca.

Si approfondiscono le regole del mercato web e si entra in contatto con Google, la sua filosofia, le sue dinamiche. Due ampi capitoli vengono dedicati al SEO (Search Engine Optimization) sia sulle sue regole generali che rispetto a tutte le regole e le attenzioni che bisogna avere per poter fare una buona attività di SEO. In un altro capitolo si prova a capire quale sarà l’evoluzione dei motori di ricerca e quali saranno le cose che verranno valorizzate e quelle che verranno, invece, penalizzate.

Mi sembra particolarmente interessante il capitolo 6 dedicato all’indicizzazione dei contenuti e quindi del SEO pensato per trovareclientigoogleSmartphone e Tablet. Tenete conto che l’e-commerce su mobile, ad esempio, è cresciuto del 289% negli ultimi tempi e che ci sono sempre più utenti che utilizzano pochissimo il PC utilizzando sempre più dispositivi mobile. Si dice ormai, che gli utenti che utilizzano app di alcune banche non si recchino più in filiale. Un cambiamento epocale quindi. Secondo dati pubblicati dallo stesso libro nel terzo trimestre 2013 Apple ha venduto 13,8 milioni di Mac fissi, 31 milioni di smartphone e 14.6 milioni di tablet. E ‘ tutto dire. Allora è chiaro che tutti ci si chieda: ma basta il SEO tradizionale per farsi trovare anche da questi utenti ? Il capitolo 6, appunto, prova a dare queste risposte… Quindi risponde alle domande che tanti si fanno: Sito Mobile ? (Tutto il sito replicato per il mobile, in pratica si hanno due siti).  Sito Responsive ? (Il design grafico del sito viene realizzato per adattarsi al device sul quale viene visualizzato). Sito parzialmente mobile ? (Una parte del sito principale viene realizzato come mobile e quindi con i dati essenziali fruibili dagli utenti che usano questi device). Quale la scelta migliore ? Io preferisco di gran lunga il Responsive… ma sul libro sono spiegati tutti vari aspetti e le modalità per effettuare le scelte con i vantaggi e gli svantaggi.

Se si intraprende un cammino senza verificare il percorso effettuato è molto probabile che si faccia tanta strada per nulla. E’ necessario in un progetto web sempre fermarsi per verificare il percorso effettuato ed eventualmente correggere la rotta. Solo così si evitano errori che possono anche essere irreparabili per chi vuole fare business su web. Leggi il blog

La persona componente fondamentale di una strategia web

Orizzonti Strategici su webSe per affrontare un progetto web è fondamentale oggi avere un approccio progettuale e strategico, anzi strategico e progettuale, con una visione e, successivamente un percorso da seguire, è altrettanto chiaro che in questa strategia e in questo percorso sono fondamentali le persone, i protagonisti del progetto.

Non è pensabile ipotizzare un ecosistema web senza pensare di avere nell’ecosistema, come protagonisti, coloro i quali daranno le gambe a quel progetto e cioè le persone, gli uomini e le donne dell’azienda o impegnate in quel progetto.

Se il web è sempre più reputazione è chiaro che per rafforzare la credibilità di un’operazione c’è da dare una o più facce a quell’operazione. 

Un progetto su web, quindi, non si limiterà a un rafforzamento della brand reputation aziendale o di prodotto, ma punterà anche a metter su una potente azione di brand reputation per le persone che vi sono impegnate.

Non c’è impresa senza persone, non c’è reputazione positiva senza una reputazione positiva dei protagonisti.

Il mio consiglio quindi è quello di inserire, in un progetto serio e studiato strategicamente per il web, anche un forte lavoro di brand reputation del team di riferimento.

Progetto web, quindi, più personal branding on line per i protagonisti. Da questo mix non possono che venire fuori buone cose.

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