A cercare articoli interessanti sul web e in particolare sul web 2.0 alle volte ci si imbatte in notizie da un lato curiose e dall’altro particolari. Mercedes ha prodotto, per il momento solo per il mercato particolarissimo del Giappone che funge da paese pilota, una chiave Swarovski. Questi accessori ormai stanno diventando per le maggiori case automobilistiche un vero e proprio status symbol per i clienti più esigenti. Costituita da 200 piccole pietre incastonate nella classica struttura della chiave Mercedes è prodotta in 800 esemplari grazie ad un accordo con la famosissima casa di gioielli Swarovski. Ma cosa c’entra questo con il web 2.0 ? C’entra eccome perché pare che l’idea sia nata dal web e precisamente dalla Business Innovation Community di Daimler. Una piattaforma web 2.0 della rete intranet aziendale dove Leggi il blog
Sono gli italiani i più affezionati e fedeli utilizzatori di Facebook. Nonostante i problemi di connessione, le restrizioni negli uffici pubblici, le difficoltà di ogni genere più o meno frivole, rischi di divorzi, sospetti tradimenti, eccetera, gli italiani utilizzano Facebook in media per quasi 6 ore e mezza al giorno contro le 4 e qualcosa degli americani… Dico degli americani !… Che sono sempre connessi… Leggi il blog
Ormai non si sa più cosa dire, sono oggetti di culto, oggetti utili, un nuovo modo di intendere la comunicazione, un nuovo modo di intendere la vita, sempre connessi, sempre pronti a condividere contenuti, testi, immagini, suoni, video. Una cosa è certa la Apple ha in mano due prodotti che hanno cambiato e stanno cambiando il mondo della rete e anche la vita dell’azienda stessa.
Profitti in netta ascesa, prodotti che vanno di successo in successo e produttori di conentuti che inseguono gli applicativi della “Mela”. Leggi il blog
Qualche giorno fa, nella città in cui lavoro, Foggia, ho trovato in un locale, dove di solito mi reco per mangiare, un free press settimanale che proprio in copertina riportava la pubblicità di un noto brand legato ai corsi di lingua inglese che promuoveva lezioni di conversazione in lingua inglese con “Skype”. Mi è venuto subito da pensare che i tempi sono cambiati velocemente e che anche i mestieri si stanno adeguando. Quindi neanche l’utilizzo di complesse piattaforme di e-learning, ma direttamente l’utilizzo di uno Leggi il blog
Si fa un gran parlare di banda larga, di necessità di coprire il territorio nazionale con connessioni degne di questo nome, di colmare il “digital divide” che è ancora presente in molte realtà italiane sia periferiche che centrali, sia nei grossi che nei piccoli centri, sia la nord che al sud.
Il garante per la concorrenza, nei giorni scorsi, ha detto che non si arriverà mai a coprire l’intero territorio nazionale con banda internet degna di questo nome se non ci sarà una compagnia pubblica, che si occupi di gestire la rete. Ad oggi infatti tutte le compagnia telefoniche stanno facendo un po’ ciascuna per sé, con Vodafone che annuncia i suoi investimenti, Wind i suoi, Telecom Italia i suoi e così via. Così facendo si avrà una copertura a macchia di leopardo con gestori più forti in alcuni territori, altri più forti in altri. Leggi il blog
Viadeo, uno dei più grandi social network orientato ai professionisti con oltre 30 milioni di utenti in tutto il mondo, prenderà parte alla Social Media Week, partecipando ad un doppio evento martedì 21 settembre presso l’università IULM e Il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.
La Social Media Week è una manifestazione internazionale che si svolge in contemporanea in diverse città nel mondo, due volte all’anno, a settembre e febbraio. Durante la manifestazione vengono realizzati eventi e iniziative sul tema dei social media e, più in generale, sul tema delle nuove frontiere della rete. I temi trattati durante la Social Media Week sono diversi e tesi a mostrare la rotta della comunicazione, di internet e del web 2.0: dal made in Italy, al mondo dell’entertaiment, Leggi il blog
Secondo un articolo pubblicato da “Telegraph.co.uk” le persone stanno perdendo la capacità di memorizzare le informazioni grazie, o meglio, per colpa dell’utilizzo dei motori di ricerca. Mente di questa teoria è Nicolas Carr.
Secondo Carr internet sta privando il nostro cervello di una delle sue prerogative principali: la memoria. In pratica, come un atleta, il nostro cervello ha bisogno di allenamento, senza di questo si impigrisce e smette di “lavorare”.
Una delle difficoltà riscontrate, ad esempio, è nella minore capacità di leggere un libro. Secondo Carr più che ricercare interfacce sempre più facili per gli utenti bisognerebbe fare qualcosa per complicare la vita a chi naviga. Chi dovrebbe cominciare a fare questo dovrebbe essere proprio Google che, si sa, è il portale più utilizzato per le ricerche e, secondo alcuni, si identifica ormai in “internet”. Leggi il blog
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