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CITIZEN RELATIONSHIP MANAGEMENT, IL CITTADINO AL CENTRO DELLA CITTA’

Se ormai da diverso tempo si parla di CRM (Customer Relationship Management) nel mondo delle imprese, da molto meno tempo si è cominiciato a parlare di CRM anche per la Pubblica Amministrazione e in particolare, appunto, di: Citizen Relationship Management.

Se nel settore privato l’intenzione è quella di personalizzare sempre più la partecipazione del cliente alla vita aziendale e di migliorare il suo rapporto con l’azienda al fine di dare prodotti e servizi sempre più adeguati, nel settore pubblico l’idea è quella di mettere sempre più il cittadino nelle condizioni di conoscere i propri diritti, di accedere a infromazioni trasparenti, di segnalare disservizi, di richiedere informazioni.

Una città, quella dotata di CRM (Citizen Relationship Management), è in grado di dare delle risposte che mettano tutti i cittadini allo stesso livello, senza disparità alcuna e, allo stesso tempo, di dare a tutti i cittadini risposte e servizi più consoni ed adatti alle proprie esigenze e necessità di cittadino. Leggi il blog

SOCIAL NETWORK… E DOPO ?

“Senti mi hai convinto, ho cominciato ad usare i social netwwork, ho creato la mia rete di contatti, ho scelto i contatti che sembravano più adatti alla mia attività, ho ‘ascoltato’ la rete, ho fatto in modo che anche i miei collaboratori usassero Linkedin, Viadeo, Twitter, Facebook… adesso passiamo molto del nostro tempo on line, ma dopo che dobbiamo fare ?”

… Dopo ?

E’ una domanda assolutamente legittima, se abbiamo convinto un nostro cliente a investire tempo e denaro sulla sua presenza sui social network, non possiamo pretendere che questa domanda non ci arrivi prima o poi in maniera garbata o… pressante.

Spesso la presenza sui social network e anche l’attività sugli stessi viene vissuta come il fine a cui tutti gli uomini e le donne (imprenditori e imprenditrici) del terzo millennio devono aspirare. Leggi il blog

SOCIAL CRM, CI SIAMO ? PARLIAMONE A SMAU MILANO !

Ci siamo, dal 19 al 21 ottobre a Milano, si tiene SMAU business 2011. A nche in questa tappa proverò ad approfondire le tematiche relative alla trasformazione necessarie per le aziende che vogliano entrare nel mondo dei Social con un approccio giusto e non vogliano disperdere risorse, ma, anzi, ottimizzare tutte le informazioni, le relazioni, i feedback che arrivano dal mondo dei Social Network.

L’Azienda diventa Social ! E’ possibile ? E’ possibile fare tesoro di queste esperienze 2.0 ? E’ possibile che i Social entrino in relazione con il nostro CRM, con l’organizzazione aziendale ?

Ne parleremo a SMAU il 20 ottobre alle 13 nell’Arena Marketing Trends al padiglione 3, oppure tutti i giorni dal 19 al 21 presso il padiglione 4  allo stand C1 di ASERNET.

Vi aspetto
Michele Dell’Edera

GOOGLE + CONTRO FACEBOOK, UNA VALUTAZIONE POCO SCIENTIFICA, MA…

Il mondo del web 2.0, del marketing, della comunicazione on line, i vari guru, gli scienziati di vario genere, disputano sulla battaglia presunta o in corso tra Facebook Google+.

Alcuni dicono G+ ucciderà Facebook, altri dicono il contrario, alcuni dicono è meglio l’uno o è meglio l’altro. Io dico che semplicemente un Social Network funziona se gli iscritti lo usano, se amano incontrarsi sulla sua timeline, se incontrano altri amici, se riescono a confrontarsi tra loro.

Ho già detto che mi sembra che su G+ vi siano per la gran parte addetti ai lavori e pochissimo, consentitemi il termine, “popolo”. Non vedo ragazzi, non vedo la casalinga, non vedo l’esaltato di turno, il capo popolo virtuale, l’appassionato di un territorio, l’appassionato di un gruppo musicale, non ci vedo la gente. Leggi il blog

SOCIAL MEDIA REVOLUTION, IL NUOVO VIDEO DI ERIK QUALMAN

E’ disponibile on line la nuova versione di Social Media Revolution, il video di Erik Qualman dedicato al mondo dei Social che stanno rivoluzionando (è il vero senso  della parola) il modo di vivere di interi popoli, causando la caduta di regimi, aiutando la diffusione di nuove idee, favorendo la crescita di aziende che mai avrebbero potuto proporsi a un mercato così ampio con le risorse a disposizione.

Un mondo che diffonde: immagini, conoscenza, nuove tecnologie, nuovi approcci alla realtà, un mondo che cambia a un ritmo che gli uomini mai avrebbero potuto immaginare. Leggi il blog

SOCIAL NETWORKING E SOCIAL MEDIA, DIFFERENTI E A SOSTEGNO DEL BUSINESS

Tra social media e social network ci sono differenze, alcune di esse sono sostanziali, altre meno, proviamo a ragionarci su per capire come sostenere il vostro brand e il vostro business.

1. Partiamo dalla definizione
Attività di Social media è il modo più semplice per trasmettere, o condividere le nostre informazioni con un pubblico vasto e diffuso. Ognuno di noi ha la possibilità di creare contenuti e di distribuirli.

Per fare questo abbiamo bisogno di una connessione a Internet, dopodiché  si è pronti per competere.

Il social networking prevede sicuramente un impegno differente.  Il Social Networking  mette insieme gruppi di persone con interessi comuni, o comunità di intenti, le quali, insieme, utilizzano siti adatti al social networking per costruire relazioni utilizzando la comunità stessa.

2.  Quale idea di comunicazione
I social media sono più vicini ai canali di comunicazione a cui siamo normalmente abituati. Sono uno strumento per diffondere messaggi, un po’ come la televisione,  la radio, i giornali.  I Social media sono semplicemente un sistema per diffondere informazioni verso altri. Quando parlo di Social Media nella mia mente ho l’idea di diffondere un messaggio e di non prevedere, in fondo, un’interazione, se non la ricezione del messaggio da parte degli utenti, seppure di una rete sociale quale può essere la stessa internet.
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TWITTER: UN FOLLOW NON SI NEGA A NESSUNO… O QUASI…

Non sto qui a spiegare come funziona Twitter un po’ perché sarebbe offensivo nei confronti di chi legge, un po’ perché credo che di white-paper in tal senso e libri ne siano stati scritti tanti.

Quello che saprete certamente e che in Twitter, al contrario di tanti altri Social Network, non si chiedono i contatti o le amicizie, ma si “segue” gli utenti che si ritiene interessante seguire. Si seguono gli altri utenti senza aspettarsi nulla in cambio. In definitiva senza aspettarsi di essere seguiti per forza da chi stiamo seguendo.

Ci sono molti “guru” del web in effetti che hanno molti più “follower” (coloro che li seguono) rispettono ai “following” (coloro che seguono). Questo sicuramente può essere comprensibile quando parliamo di grandi aziende e di grandi testate giornalistiche o enti, un po’ meno quando parliamo di persone sia pure con un blasone notevole. Leggi il blog

IL TASTO “MI PIACE” VIOLA LA PRIVACY ED E’ IL TRIONFO DELL’IPOCRISIA !

Che gli utenti vadano tutelati dai possibili tranelli che la rete riserva è un dato da tener conto e da non trascurare. Alle volte però ho l’impressione che vi sia un eccesso di zelo, una voglia di visibilità e una non conoscenza della rete, che prendono il sopravvento sul buon senso.

Partiamo da un dato credo dal quale tutti dobbiamo partire: chi sta sui social network pretende da chi gli sta di fronte (on line) lealtà, trasparenza, chiarezza nelle proprie informazioni personali e/o aziendali, foto reali della persona, non utilizzo di avatar e alias, ma utilizzo del vero nome e cognome.

E’ chiaro che qualcuno disattende questa sorta di codice del social networking, ma se viene beccato è messo alla berlina e finisce presto di esistere per il web.

Chi entra nei social network quindi sa benissimo che cede una parte di sovranità sui suoi dati personali a vantaggio degli altri utenti… avendo in cambio cosa ? Altre informazioni, altre opportunità di contatto, utilità, premi. Leggi il blog

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