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Tendenze retail 2018: Sistemi di pagamento mobili più flessibili e automazione integrata

Continuo ad esaminare quanto emerso dalla ricerca di Manhattan Associates, Inc. e in particolare altre 2 importanti tendenze per il 2018:

  1. La necessità di sistemi di pagamento mobili più flessibili
  2. L’urgenza di un’automazione sempre più integrata

 

Necessità di sistemi di pagamento mobili più flessibili

Secondo le previsioni i retailer passeranno sempre più e sempre più velocemente dai tradizionali POS presenti in negozio, a sistemi mobili che consentano maggiore flessibilità e semplicità di pagamento. Ormai sui dispositivi mobili è sempre più facile trovare sistemi come Apple Pay o HiPay e tanti altri che consentono modalità di pagamento innovative.

Oggi chi acquista non vuole più avere limiti legati alla tecnologia, ma, grazie ad essa vuole accedere facilmente a consigli di acquisto, quando si acquista on line e modalità di interazione veloce ed efficace quando si arriva ad interagire con personale in store.

I retailer, quasi certamente, nei prossimi mesi chiederanno sistemi POS mobili che aiutino a ricevere i pagamenti in qualsiasi luogo del negozio, non necessariamente in cassa e che, cosa altrettanto importante, gestiscano: inventario. ricerca di prodotti e prezzi, consigli per gli acquisti e i dati dei clienti in un unico strumento. In questo modo grazie a un solo strumento portatile, saranno in grado di migliorare di molto l’esperienza di acquisto del cliente e la personalizzazione di tale esperienza su e per quel cliente.

 

Urgenza di un’automazione sempre più integrata

La tendenza degli ultimi anni dei retailer è quella di aver introdotto importanti miglioramenti, dal punto di vista tecnologico, nella gestione del servizio ai clienti, dei flussi di merci, della gestione del magazzino con sistemi di Warehouse Management System cioè software che supporta la gestione concreta ed operativa dei flussi di merce in transito nel magazzino, del controllo della merce e della preparazione delle spedizioni o delle consegne ai clienti.  Inoltre si sono adottati nei magazzini delle aziende sistemi di automazione degli stessi.

Oggi e nel lungo periodo però, la sfida sta nel trovare un giusto equilibrio tra uomo e macchina. Ci sarà bisogno di sistemi software in grado di sincronizzare il lavoro tra personale che torna ad essere considerato un capitale, e la tecnologia che deve velocizzare e semplificare i processi non sostituire semplicemente le persone come si è pensato fino a ieri.

Sarà necessario quindi non pensare solo a come automatizzare il magazzino adottando software e apparecchiature, ma si dovrà essere in grado di progettare e gestire per intero il processo.

Per questo motivo il cloud sarà la modalità obbligata per i retailer per utilizzare software adatto a questi scopi. Il motivo principale sono gli aggiornamenti. In un tempo dove tecnologie e attrezzature evolvono senza soluzione di continuità, sarà fondamentale avere un software che gestisca tecnologie, persone e processi sempre aggiornato e allineato.

Per approfondire contattami:

 

    Digital Strategies: Ma in local cosa bisogna fare per ottenere più clienti ?

    Se abbiamo deciso che i canali digitali sono utili a farci trovare su internet e ad aumentare il numero dei nostri potenziali clienti in store allora non abbiamo che da mettere in campo una strategia digitale che ci faccia trovare dai clienti individuati nel nostro raggio d’azione.

    Si, ma che cosa dobbiamo fare?

    • Come prima cosa dobbiamo farci trovare sulla rete. Quando un utente cerca sui motori di ricerca un prodotto o un servizio che rientra nelle nostre categorie merceologiche, questo utente ci deve trovare, e ci deve trovare tra i primi 5-6 risultati della prima pagina, dopo quelli sponsorizzati, se parliamo di posizionamento organico.
    • Geolocalizzare on line la nostra attività, vedi Google Maps e Google My Business.
    • Per fare ciò bisogna essere bravi a fornire tutte le informazioni necessarie sui nostri prodotti e far capire ai nostri interlocutori che, per acquistare non ci sarà nulla di più facile che venire in negozio.
    • Non bisogna mai dimenticare di provare a fidelizzare i nostri interlocutori e di creare un legame, un contatto, tra la nostra azienda e loro.
    • Grazie a questo contatto potremo: tenerli informati e in contatto con noi; potremo intessere e gestire relazioni.
    • Se il potenziale cliente viene in negozio (ma anche nel nostro sito), bisognerà fare in modo che che possa vivere esperienze, sentire profumi, toccare il prodotto, saggiare una stoffa, vedere un effetto tecnologico, partecipare a una demo, essere parte di un show sul prodotto con uno stakeholder del settore.

    Molte delle cose elencate non sono del tutto replicabili sui canali digitali. Su queste dobbiamo giocare e vincere portando le persone a incontrarci…. e… in negozio, mai abbandonare il cliente a sé stesso !

    Il commerciante del ventunesimo secolo deve giocare sul suo store come se fosse (e lo è) un punto di forza e non di debolezza. Non abbiamo idea di quanti possibili clienti ci sono là fuori !

    Per approfondire non esitare a contattarmi !

      Web strategies: Ma ce le hai le risorse ?

      Quello che mi accingo a fare non è certamente un discorso venale. Capita spesso di incontrare possibili clienti che, dopo aver declinato il loro sogno di sbarcare sul web per vendere on line o per fare più engagement e portare più gente nel proprio negozio, nella propria attività, si spaventino nella lettura del preventivo.

      Il web di oggi non è un’attività di “presenza” sulla rete, è un’attività di contatto, di diffusione del proprio brand, delle proprie offerte, di promozione dei propri prodotti, di contatto con le persone, di aggiornamento continuo dei contenuti, di realizzazione di foto e video, di stesura di white-paper e pubblicazioni da concedere ai propri clienti, di relazioni da instaurare e sostenere nel tempo.

      Il tempo, appunto, è una delle cose fondamentali da investire. Per fare tutto quanto elencato prima c’è bisogno: di studio, dell’approfondimento del mercato on e off line, della valutazione della concorrenza, di studio dei comportamenti dei potenziali clienti sulla rete, di capire come vengono effettuate le ricerche sulla rete, di mettere giù una strategia, di organizzare delle tattiche, di scegliere gli strumenti adatti e implementarli, di avere un piano commerciale, di pianificare i contenuti sui vari canali e produrli, di coinvolgere l’azienda in questa attività, di guardare e analizzare i dati dell’attività in corso, saperli leggere e valutare, saper correggere la rotta… e potrei andare avanti per ore.

      Questa sfilza di attività ha bisogno di risorse di due tipi: 

      1. Se si decide di affidarsi a consulenti esterni ci sarà bisogno di affidare loro questo gravoso impegno e fare in modo che lavorino in sinergia diretta con l’azienda sono necessari budget congrui da investire per poterli pagare.
      2. Se invece si pensa di investire sulle persone interne all’organizzazione aziendale, non bisogna cadere nell’errore di pensare che dato che sono interne, dato che già le paghiamo, allora il costo sarà basso.

      Se scegliamo l’opzione due, non dobbiamo mai dimenticare il fattore “tempo”. Queste persone avranno bisogno di tanto tempo (senza mettere in campo qui la valutazione della competenza e del tempo che sarà necessario per imparare). Questo tempo, come dice un vecchio adagio è: DENARO.

      Quando pensiamo di partire con un’attività di vendita e di favorirla con la rete, non dimentichiamo mai di farci questa domanda:

      QUANTE RISORSE INTENDIAMO INVESTIRE ?

      BUON NATALE A TUTTI !  

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      Vendere Online, la rete al servizio delle imprese, ecco le slide presentate a SMAU Napoli

      Lo scorso 15 dicembre a Napoli durante l’edizione 2017 di SMAU Napoli, nell’arena SMAU Academy ho presentato le slide che vado a pubblicare qui di seguito.

      Il titolo del mio workshop era:

      Vendere utilizzando la rete: webrooming e funnel di marketing digitale, come cambia il business on line 

      Se vuoi approfondire contattami !

        Vendere on line, strategie e opportunità con il Digital Marketing. Ne parliamo a Napoli !

        C’è una battaglia in corso tra chi vuole vendere on line e chi vende in negozio ? Una delle due parti soccomberà ? I consumatori faranno una scelta definitiva ?

        Io credo che entrambe le parti potranno continuare a fare business a patto che entrambi, negozio on line e negozio fisico utilizzino correttamente e a proprio vantaggio la rete.

        Si possono mettere in campo strategie digitali per portare persone nel proprio e-commerce e fare in modo che acquistino attraverso funnel di vendita ben organizzati e un’attività sulla rete appropriata e si può portare persone, lavorando sulla rete in negozio, nel proprio negozio fisico in città, nel quartiere.

        Quello che è imprescindibile è l’attività sulla rete per restare agganciati ai propri clienti di sempre e per coinvolgerne di nuovi.

        Ci sono due fenomeni oggi on line: lo showrooming, chi va in negozio sceglie il suo prodotto e lo acquista on line, e il webrooming, chi sceglie il prodotto sulla rete e acquista in negozio. Se si riesce a intercettare, a seconda dei propri obiettivi,  ciascuno di questi fenomeni ognuna delle due “fazioni” in guerra riuscirà ad ottenere ottimi risultati di vendita…

        Se volete abbiamo l’opportunità di approfondire questi temi il prossimo 15 dicembre a Napoli, presso la Mostra d’Oltremare a SMAU alle 10. L’appuntamento è presso l’Arena Smau Academy. Vi aspetto là e ne parliamo.

        Il titolo del Woorkshop è: Vendere utilizzando la rete: webrooming e funnel di marketing digitale, come cambia il business on line – Cliccate qui per iscrivervi

        Cosa sai del “tuo” cliente ?

        Ecco provate a riflettere… 2 minuti per capire se riusciamo a fare tesoro di quelle “visite” che arrivano nei nostri negozi, uffici, attività, siti internet, e-commerce. Ecco se qualche dubbio vi scatta dopo questo breve video, venite il 5 ottobre in Camera di Commercio a Foggia a: “Store Telling – Come (non) comunicano e quali strumenti (non) adoperano le attività commerciali” (Iscriviti)

        [youtube https://www.youtube.com/watch?v=4Ei_QhJzSN8]

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