E’ un prodotto ? Un servizio ? Un software ? Un libro da studiare ? Un mix di tutto ciò ?
Per dare risposte a tutto questo ho provato a trovare in giro sul web un po’ di risposte.
Paul Greenberg, autore riconosciuto e massima autorità in materia di SCRM, ha detto che il Social CRM è “… pensato per coinvolgere il cliente in una conversazione collaborativa al fine di ottenere un vantaggio reciproco (con l’azienda) in un ambiente di business affidabile e trasparente. Il social CRM è anche la capacità dell’azienda di rispondere al cliente che è il nuovo titolare della relazione.” Leggi il blog
Il Web è cambiato radicalmente negli ultimi anni. Milioni di persone quotidianamente accedono a social network e servizi in stile 2.0 e lo fanno volontariamente, perché ritengono di proprio interesse e fidati i loro contenuti.
Già questo basterebbe a far capire come i nuovi strumenti offerti dalla rete possano risultare vincenti se utilizzati nel modo corretto anche dalle attività professionali come strumenti di marketing, arrivando direttamente all’obiettivo principale di qualsiasi campagna pubblicitaria o promozionale: il cliente. Facebook, YouTube, Twitter, Linkedin, Foursquare, Viadeo , H2biz e molti altri ancora sono i servizi con cui è possibile presentare la propria realtà e i propri prodotti, in un modo nuovo e non formale, che di certo non può che essere apprezzato dai destinatari del messaggio. Leggi il blog
Stiamo passando velocemente dall’era del “cliente consumatore”, all’era del “cliente social” cioè del cliente che si confronta con altri clienti prima di consumare o acquistare un prodotto e che dopo aver acquistato vuole avere un canale privilegiato e personale con l’azienda. Siamo nell’era del cliente social, nulla è più come prima !
* Il cliente social consuma in modo diverso dal cliente che tutte le teorie di marketing e di vendita ci hanno fatto conoscere. Lui approfondisce su ogni singolo prodotto o servizio le ultime novità attraverso Twitter o Facebook, privilegiando più ciò che la rete dice tralasciando che ciò che l’azienda dice. Le informazioni più importanti u un prodotto o servizio vengono più dai social, dalla rete e dagli altri clienti che non dalle schede tecniche dell’azienda.
Per molti Twitter è ancora un oggetto misterioso e incompreso, per altri è al massimo un luogo dove è possibile lasciare e lanciare messaggi. Questo se è vero lo è solo in parte perché con Twitter è possibile facilitare anche il lavoro dei motori di ricerca. Si sa, i motori di ricerca cercano contenuti nuovi, “freschi” per così dire, e chi più di Twitter può dare questo tipo di segnalazione a un motore ?
Credo nessuno, ecco perché tutti a cominciare da Google vanno a verificare l’aggiornamento dei Tweet e li indicizzano perché lì hanno la quasi matematica certezza di avere a che fare con contenuti aggiornati.
C’è da dire, inoltre, che se si inserisce un URL all’interno del messaggio succede che Google lo vede come un collegamento in entrata e quindi lo va ad “indagare” e di conseguenza ad indicizzare…. Magnifico ! Leggi il blog
Che SEO e social media marketing dovessero camminare a bracceto prima o poi non è forse una novità, molti se l’aspettavano, alcuni lo temevano. E’ ormai palese che i motori di ricerca come Google e Bing tengano conto all’interno del loro algoritmo di ricerca del posizionamento sui social delle risorse presenti sulla rete.
La cosa non è ufficiale, non è dichiarata, ma è sotto gli occhi di tutti ed in alcuni casi è stata anche sperimentata. Se Facebook ha cercato accordi, facendoli, con Bing e inserendo una sorta di motore di ricerca nella sua interfaccia che consente anche la ricerca on line oltre che la ricerca sullo stesso social, Google con la sua Social Search si sta sempre più avvicinando al mondo social dando risultati di ricerca che sempre più tengono conto di quanto una persona, un brand sia presente sui social network. Leggi il blog
Secondo Tripadvisor le richieste di viaggi verso l’Egitto dopo l’ultima crisi in medio oriente sono diminuite del 71%, allo stesso tempo è molto più difficile trovare notizie affidabili, rispetto ai paesi della costa settentrionale africana, per poter effettuare viaggi, trovare località “sicure” o notizie certe per poter semplicemente viaggiare e spostarsi in quei luoghi.
Un fenomeno che sta prendendo piede in queste settimane è l’aiuto reciproco tra viaggiatori, tanto che lo stesso TripAdvisor ha aperto una community proprio per consentire lo scambio di informazioni tra turisti e viaggiatori rispetto alla effettiva praticabilità dei viaggi.
E molti hanno intrecciato le notizie dirette provenienti da amici e parenti a quelle del Mnistero degli Esteri, a quelle provenienti dai media locali e internazionali. Una vera e propria rete d’informazione web 2.0. Ancora una volta, come per il dilagare della rivolta, i nuovi media sembrano essere il canale preferito e sostanziale per la comunicazione globale.
Uno studio effettuato da “Mashable” dimostra che nelle emergenze è aumentato ed è di fondamentale importanza l’utilizzo dei Social Media. Del resto le ultime questioni legate all’Egitto e alla Tunisia lo dimostrano profondamente. Anche del terremoto in Abruzzo si è saputo qualche secondo dopo la scossa via Facebook e Twitter.
Si è diffusa ormai la convinzione, da parte di tutti, che i social media, in tempi di crisi, come è avvenuto anche durante le elezioni in Iran nel 2009 quando le notizie di ciò che avveniva in quel paese arrivavano soprattutto grazie a Twitter. Più di recente oltre alle crisi internazionali c’è stato un forte utilizzo dei mezzi di comunicazione via Internet e dei social media anche per il terremoto in Haiti.
La domanda è: Per quanto riguarda altri tipi le catastrofi naturali, le azioni criminali, le crisi possono essere usati i social media con buoni risultati ? Leggi il blog
Domani l’evento organizzato dallo staff di Gargano.it (Gruppo Asernet) sarà in diretta streaming sulla web Tv della Social Media Week. Ospiti del workshop che andrò a moderare: Robert Piattelli co-fondatore di BTO Educational (un’Associazione senza fine di lucro che nasce dall’esperienza BTO – Buy Tourism Online, l’evento edu-entertainment unico nel suo genere), con Riccardo Antonelli Marketing Manager di Ateneo Impresa (Una Business School veramente innovativa), con Luigi De Falco presidente di H2biz (è il primo Business Hub italiano, un canale di incontro strategico per imprenditori, aziende, professionisti e manager), con Domenico Palma Valente CEO di Asernet (azienda specializzata in Comunicazione, Tecnologia e Nuovi Media), con Chiara Albanese responsabile del progetto Gargano.it (Guida on line del Gargano e dal prossimo marzo anche social community del Gargano), con Raffaele Tortora responsabile commerciale di Asernet.
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