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Mi presento – le mie Professional skills

“Oltre il Curriculum: le mie competenze professionali in pillole”

Ho deciso di presentare le mie skill in modo diverso!
Guarda la mia presentazione, In questo breve documento troverai:
➡️Una panoramica delle mie aree di expertise
➡️Alcuni miei progetti
➡️Alcuni progetti e attività a cui ho partecipato o partecipo

Spero che questa presentazione ti sia utile per conoscermi meglio.

Ecco la mia presentazione:

Un 2020 da imparare

Dopo un paio di anni di staticità professionale, nel 2019 ho riscoperto la gioia di studiare e ricercare nuove soluzioni legate alle strategie del digital marketing per i clienti. Ho ripreso a tenere workshop e momenti di formazione in eventi come SMAU e in altre occasioni similari.

L’augurio che mi faccio e vi faccio è che non sia un 2020 statico, ma di ricerca, studio e incontro. Comincerò con recarmi il prossimo 23 gennaio a “4 Ecom – La voce degli ecommerce” di Milano, ascoltare è un primo passo.

La ricerca vocale, l’altra faccia della SEO

La ricerca semantica è una nuova faccia della ricerca che ormai sempre più si diffonde sulla rete.

Sempre più utenti usano gli assistenti vocali per le loro ricerche e, di conseguenza, il linguaggio naturale sta tornando in auge in campo digitale.

La ricerca vocale sta cambiando la SEO (Search Engine Optimization) e, con essa, anche le modalità di ricerca delle parole chiave sta cambiando.

Per migliorare la nostra SEO, AnswerThePublic è un ottimo strumento da utilizzare quando si ottimizza un sito per la ricerca vocale. Con questo strumento si può padroneggiare la SEO long-tail (a coda lunga) andando ad individuare le vere domande che gli utenti pongono nell’ambito del settore che noi vogliamo andare a colpire con i nostri contenuti, con i nostri prodotti. La SEO Long-tail nasce come idea nel 2004 e prevede l’individuazione delle frasi che gli utenti utilizzano nella loro ricerca. Tanto più lunga sarà la frase di ricerca, tanto più basso sarà il numero di ricerche. Di contro però il tasso di conversione sarà altissimo.

Immagine di host-academy.it

Con AnswerThePublic si può espandere ulteriormente il proprio elenco di parole chiave esplorandole attraverso preposizioni più lunghe ( ad esempio parola chiave + preposizione + altre parole), si possono inoltre fare confronti (ad esempio: parola chiave rispetto a un’altra parola chiave).

Effettuando la ricerca con contenuti simili a una risposta, si avrà una possibilità molto più elevata di comparire ai primi posti della ricerca..

AnswerThePublic consente anche di esportare le idee prodotte per parole chiave in formato CSV o in formato PNG. Con questi risultati si potrà iniziare ad ottimizzazione la propria SEO ai fini della ricerca vocale, con frasi compiute tipiche dell’utilizzo della voce.

 

Buon lavoro

Prodotti per il bebè: risparmio massimo medio del -42,4% acquistando online

Secondo le ultime stime di Federconsumatori, il primo anno di vita di un bimbo può arrivare a costare a genitori e famigliari fino a 15mila euro totali con un aumento medio rispettivamente del +0,7% per i costi minimi e del +1,4% per i costi massimi rispetto allo stesso studio effettuato nel 2017. idealo – portale internazionale leader in Europa nella comparazione prezzi – ha realizzato un’analisi per capire quanto, e per quali categorie di prodotti per l’infanzia – è possibile risparmiare procedendo all’acquisto online. Secondo i dati raccolti, idealo ha evidenziato possibilità di risparmio massimo medio del -42,4% (pari a 937,39 euro) considerando i prodotti più importanti per i primi dodici mesi di vita di un bambino.

L’interesse online nei confronti della categoria

In Italia, nell’ultimo anno, l’interesse online nei confronti della categoria “Bambini & Neonati”[3] è cresciuto del +87,9% e i prodotti maggiormente cercati sono stati passeggini (42,1%), scarpine (25,2%) e seggiolini per auto (19,5%). Al contrario, hanno attirato il minor interesse online le borse fasciatoio, i prodotti per la cameretta dei neonati e i prodotti di sicurezza per i bambini come i baby monitor.

Il necessaire per i bebè e le possibilità di risparmio

Considerando i prodotti necessari e per la sicurezza della prima infanzia, le maggiori possibilità di risparmio si possono avere acquistando online ciucci (-78,0%), prodotti per la sterilizzazione (-71,7%), scalda biberon (-60,7%) e fasciatoi (-53,1%). Ancora, biberon (-43,5%), getta pannolini (-40,8%) e infine baby monitor (-40,1%).

Anche i prodotti per l’intrattenimento possono far risparmiare

Prodotti per l’intrattenimento, come giochi e palestrine, possono essere acquistati con un risparmio massimo medio fino al -76,0%, come nel caso dei sonagli per neonati. È possibile poi risparmiare con i giochi motori (-73,4%), peluche (-47,9%), giocattoli per varie attività (-47,5%) e giocattoli per il bagnetto (-34,0%).

Abbigliamento per bebè: un’altra categoria importante

Relativamente a questa tipologia di prodotti, invece, le maggiori possibilità di risparmio si possono avere con vestitini (-73,2%), calzine (-71,8%), guantini (-70,8%), t-shirt per bimbi (-67,1%), costumini da bagno (-60,3%), sciarpine (-60,2%) e maglioncini (-57,2%).

I comportamenti di ricerca online degli italiani

Ma chi cerca maggiormente online questi prodotti? Secondo l’analisi, si tratta perlopiù di donne (per il 65,8% delle ricerche) e in generale persone tra i 35 e i 44 anni (37,8%). Novembre, Maggio e Settembre i mesi nei quali sono state rilevate maggiori intenzioni di acquisto giornalieri medie.

Infine, la maggior parte delle ricerche via mobile viene effettuata tramite Android (70,7%) mentre la quota relativa al sistema operativo iOS è pari al 28,7%. Ponderando gli abitanti di ogni regione italiana a 100mila, quelle più attive online sono Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino-Alto Adige e Veneto.

Il costo di mantenimento di un bebè per il suo primo anno di vita è piuttosto rilevante e spesso è proprio ciò che frena le coppie nel concepimento di un figlio, in particolar modo quelle più giovani  – ha commentato Fabio Plebani, Country Manager di idealo per l’Italia – Diffondendo la consapevolezza che acquistare i prodotti online permette di risparmiare fino al -42,4%, una percentuale di certo non indifferente, speriamo di aiutare ad eliminare un ostacolo nella valutazione di allargamento di una famiglia, o quanto meno di informare sulle possibilità di risparmio che potrebbero aiutare nel processo decisionale”.  

(fonte Idealo)

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Android è il sistema operativo per Smartphone più usato in Italia

Milano – Nel mercato degli smartphone, Huawei è il brand che registra la maggiore crescita in termini di utenti (+413% in due anni) e lancia la sfida ai leader di mercato Samsung (al 37,5% della smartphone audience italiana) e Apple (18,7%). Tra i fattori critici di successo per i brand, la capacità di dotare gli utenti di dispositivi performanti che permettano di svolgere attività social e multimediali, in crescita costante rispetto all’anno scorso.
Questa la fotografia scattata da Mobilens di comScore, in occasione di IFA, in merito all’acquisto di dispositivi mobili di nuova generazione relativa al mese di giugno 2017.

Smartphone e sistemi operativi in Italia
In Italia, a giugno 2017 il 74,4% dei possessori di telefoni cellulari possiede uno smartphone, dato questo che ha registrato una crescita progressiva se si osserva il medesimo nello stesso mese del 2015 (60%) e dello scorso anno (70%).

Considerando la sola smartphone audience italiana, composta da 34 milioni di utenti, Android mantiene la leadership con il 73,5% (era al 69,7% nello stesso mese del 2016), seguito da Apple/iOS con una quota di mercato pari al 18,7% (nel 2016 al 17,9%).

Il calo di Microsoft al 6,9% (era al 10,5% un anno fa) e la lenta scomparsa di altri sistemi operativi (tra cui BlackBerry), complessivamente intorno all’1%, bene illustrano la posizione di forza dei due leader del mercato, in particolare Android, che può anche beneficiare di una crescente fidelizzazione: degli utenti Android che intendono cambiare dispositivo solo l’11% ha dichiarato di voler passare a piattaforma iOS (erano 13,5% a giugno 2016), a fronte del 19.6% di utenti iOS pronti a fare il percorso inverso (contro il 15,3% di un anno fa).
Dall’altro lato, la stessa Android si prepara ad accogliere gli utenti con dispositivi di vecchia generazione prossimi ad un upgrade, che nel 75% dei casi sceglierebbero proprio il sistema operativo di casa Google.

Quote di mercato dei brand: Samsung ancora leader, Apple stabile e Huawei in crescita a tripla cifra
Prendendo in considerazione la ripartizione delle quote di mercato dei singoli brand sulla smartphone audience italiana, Samsung detiene ancora il primato con il 37,5% (ma in calo rispetto al 41,9% di giugno 2016), seguito da Apple (18,7%), e Huawei con il 16,3% che raddoppia il numero di utenti dell’anno scorso, e registra un +413% su scala biennale. Seguono Nokia (che perde 3,6 punti percentuali in un anno), LG, Wiko e Asus, che raggiungono complessivamente il 14,5% della quota di mercato.

Smartphone acquistati negli ultimi 30 giorni: Android il sistema operativo più scelto, Samsung e Huawei i brand più acquistati
A giugno 2017 risultano 1,7 milioni gli utenti che dichiarano di aver acquistato un nuovo smartphone negli ultimi 30 giorni. Tra questi il 79% sceglie un dispositivo con sistema operativo Android, mentre il 18,6% sceglie un dispositivo Apple/iOS, con Microsoft ferma al 2,2%.

I brand più acquistati sono ancora Samsung (32,1%), Huawei (20,7%) e Apple (18,6%).

Top ten dei modelli acquistati negli ultimi 30 giorni: Samsung Galaxy S8 il più acquistato, Huawei con 5 modelli tra i primi dieci
Da un lato Samsung dà una prova di forza con il Samsung Galaxy S8, modello più acquistato a giugno 2017 (4,1% sul totale dei nuovi dispositivi), e altri due dispositivi, Galaxy J5 (3,7%) e Galaxy S7 (2,6%) tra i primi quattro modelli.

Dall’altro lato è Huawei a lanciare la sfida, piazzando nella top 10 dei device più acquistati 5 differenti modelli (dal P9 Lite, secondo con il 3,8%, ai fortunati P8 Lite, anche in versione 2017, passando per i più recenti P10 Lite e P10 Plus).
Primo dei due modelli Apple presenti nella top 10 è l’iPhone 5s 16GB, che con il 2,5% si posiziona al quinto posto, davanti al più recente iPhone 7 32GB al 2,1%.
Il dato sugli ultimi 30 giorni conferma quindi la preferenza degli italiani per i brand leader di mercato, e ancora la forte crescita della casa cinese.
Analizzando il costo dei nuovi smartphone, oltre un quinto degli acquirenti ha speso più di 400 €, mentre il per 17% degli utenti il costo del nuovo dispositivo era compreso nella fascia tra i 170 € e i 249 €. A seguire, con il 15,2%, la fascia tra i 125 € e i 169 €.
Tra i criteri decisivi nel processo di acquisto di un nuovo smartphone, il sistema operativo rappresenta il principale driver che guida la scelta (49%), mentre al secondo posto per importanza attribuita (43,8%) si posiziona la disponibilità di App presenti per il modello desiderato (in crescita rispetto al 41,8% dello scorso anno). Le considerazioni legate ai costi rivestono invece un minor peso per gli intervistati, che in percentuale minore rispetto allo scorso anno attribuiscono un alto grado d’importanza a costo specifico del piano dati (36,6% a giugno 2017 vs 43,6% di giugno 2016), prezzo del dispositivo (32,9% vs 36,7%) e costo mensile complessivo del servizio (30,6% vs 34,8%).

Caratteristiche degli smartphone in Italia: schermi da 5” in su, crescita della risoluzione delle fotocamere, in particolare le frontali
Gli smartphone acquistati negli ultimi 30 giorni, hanno dimensioni dello schermo comprese tra i 5’’ e i 5,5’’ per il 43,7% dei casi, e superiori ai 5,5’’ nel 27,9% dei casi.

La tendenza a schermi sempre più grandi viene confermata prendendo in considerazione l’intera smartphone audience italiana, che fa registrare le maggiori crescite in termini di utenti per gli schermi oltre i 5,5” (+69%), e per quelli compresi tra i 5’’ e i 5,5’’ (+57% rispetto a giugno 2016), che rappresentano ormai la gran parte degli smartphone (utilizzati dal 40,1% degli utenti).
In calo del 3% invece il numero di chi possiede un dispositivo con dimensioni dello schermo tra i 4,5” e i 5” (quota al 22,2%).
La risoluzione della fotocamera frontale che risulta più diffusa nella smartphone audience italiana è 5 megapixel (+67% rispetto al 2016), ma quella che registra una maggiore crescita rispetto allo scorso anno va dai 5 megapixel in su (+ 353%). Tra le fotocamere posteriori, le più diffuse risultano avere una risoluzione compresa tra i 10 e i 14 megapixel, in crescita dell’89% rispetto al 2016.
Dispositivi più grandi, più potenti e più performanti si traducono anche in nuove possibilità di utilizzo per i possessori di smartphone, e attività diverse dalla chiamata tradizionale. Tra queste sempre più diffuse la visione di contenuti video o televisivi (19 milioni di utenti, +16% rispetto allo stesso mese dello scorso anno), l’ascolto di musica (15 milioni, +11% rispetto allo scorso anno), la condivisione di foto e video sui social (+13%) e l’acquisto di beni e servizi (+22%), con la maggiore crescita registrata dalle videochiamate (+74%).

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