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Pensiero laterale: la chiave per sbloccare la creatività e il successo

Trovare soluzioni innovative ai problemi è fondamentale per il successo. Il pensiero laterale, una modalità di pensiero non convenzionale, può essere la chiave per sbloccare la creatività e raggiungere nuovi traguardi.

Cos’è il pensiero laterale?

Coniugato dallo psicologo maltese Edward De Bono, il pensiero laterale si contrappone al pensiero logico-sequenziale. Invece di seguire un approccio lineare, il pensiero laterale ci spinge a esplorare diverse angolazioni e a cercare soluzioni alternative.

Perché è importante?

Il pensiero laterale ci permette di:

  • Liberarci dai preconcetti: spesso, le nostre convinzioni limitano la nostra capacità di vedere nuove possibilità. Il pensiero laterale ci aiuta a mettere in discussione le nostre assunzioni e a guardare il problema da una prospettiva diversa.
  • Trovare soluzioni innovative: il pensiero laterale ci permette di esplorare strade inesplorate e di trovare soluzioni che non sarebbero mai emerse con un approccio logico-sequenziale.
  • Essere più creativi: la capacità di pensare lateralmente è fondamentale per la creatività. Ci permette di generare nuove idee e di trovare soluzioni originali ai problemi.

Come applicare il pensiero laterale?

Esistono diverse tecniche per applicare il pensiero laterale. Alcune di queste includono:

  • Mappe mentali: uno strumento efficace per visualizzare le idee e le loro connessioni.
  • Brainstorming: una tecnica di gruppo per generare un gran numero di idee in un breve periodo di tempo.
  • Scrittura libera: un modo per esplorare le proprie idee senza inibizioni.

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Donne & Brand Identity: Rivedi l’intervista!

Venerdì 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, vi invitiamo a una diretta live streaming su Donne & Brand Identity.

Insieme a noi, Monia Ciocioni, esperta di marketing e comunicazione, e Michele Dell’Edera, brand strategist, discuteranno di come le donne influenzano e sono influenzate dai brand, con un focus su:

  • Stereotipi di genere nella comunicazione: come i brand li perpetuano o li contrastano.
  • Empowerment femminile: il ruolo dei brand nel promuovere l’uguaglianza di genere.
  • Donne come creatrici e leader: il loro impatto sulla brand identity.

Un’occasione per riflettere su come le donne possono costruire la propria identità di brand e affermarsi nel mondo del lavoro e non solo. Racconto di casi concreti. Durante la diretta sarà possibile porre domande tramite i commenti sui vari canali social dell’evento.

Insert Coin! Come ridurre i costi di advertising con la brand reputation

Da ragazzo, mi capitava, specialmente in estate, di andare, mentre si era in vacanza, a giocare in qualche sala giochi con i videogiochi dell’epoca (sui computer ce ne erano ancora pochi e molto artigianali). Ricordo che sul più bello veniva fuori una scritta “famigerata”: “Insert Coin”.

In pratica se si voleva continuare a giocare bisognava inserire nuove monete. Un po’ come accade oggi quando l’unica strategia è quella di spingere il proprio e-commerce, il proprio retail con la sola pubblicità. In pratica non si smetterà mai di inserire nuove monete nei sistemi di advertising e di inseguire sempre e solo nuovi clienti.

La brand reputation può essere un’arma potente per ridurre i costi di advertising. 

Un brand forte e positivo è in grado di attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti. Ciò significa che le aziende con una buona reputazione hanno bisogno di investire meno in advertising per raggiungere i loro obiettivi.

Ecco alcuni modi specifici in cui la brand reputation può aiutare a ridurre i costi di marketing:

  • Aumento della fiducia dei consumatori: i consumatori sono più propensi ad acquistare da un brand che hanno familiarità e di cui si fidano. Una buona reputazione può aiutare a costruire fiducia e credibilità, che possono portare a un aumento delle vendite.
  • Miglioramento del tasso di conversione: una buona reputazione può portare ad un aumento del numero di acquisti. I consumatori che hanno fiducia in un brand sono più propensi a completare un acquisto.
  • Riduzione dei costi di acquisizione clienti: un brand forte può aiutare a ridurre i costi di acquisizione clienti. I consumatori sono più propensi a tornare a fare acquisti da un brand che conoscono e di cui si fidano.

Per sfruttare al meglio il potenziale della brand reputation per ridurre i costi di marketing, le aziende devono concentrarsi su questi tre aspetti:

  • Costruire una brand reputation forte e positiva: ciò significa investire in attività che contribuiscono a costruire fiducia e credibilità, come la creazione di contenuti di alta qualità, l’offerta di un servizio clienti eccellente e la gestione efficace delle recensioni dei clienti.
  • Misurare la brand reputation: è importante monitorare la brand reputation per assicurarsi che sia in linea con gli obiettivi dell’azienda. Esistono una serie di strumenti e risorse che possono aiutare le aziende a misurare la brand reputation.
  • Utilizzare la brand reputation per guidare le decisioni di marketing: una volta che la brand reputation è stata misurata, le aziende possono utilizzarla per guidare le decisioni di marketing. Ad esempio, le aziende possono utilizzare la brand reputation per identificare i canali di marketing più efficaci e per creare contenuti che siano in linea con i valori del brand.

Ecco alcuni esempi specifici di come le aziende possono utilizzare la brand reputation per ridurre i costi di marketing:

  • Un’azienda di e-commerce può utilizzare la brand reputation per creare contenuti di alta qualità che aiutino a generare traffico organico.
  • Un’azienda di servizi può utilizzare la brand reputation per costruire relazioni con i clienti che possono portare a vendite ricorrenti.
  • Un’azienda di produzione può utilizzare la brand reputation possono promuovere il brand ai loro follower e ai propri fan.

Comunicazione ecologica: il rispetto innanzitutto!

Il rispetto di chi ascolta è una delle attenzioni che un comunicatore dovrebbe sempre avere nell’articolare la sua comunicazione, comunque essa venga erogata (scritto, audio, video, ecc.).

Ecco alcuni aspetti di cui tener conto:

  1. Costruzione di Rapporti Positivi: Il rispetto nell’ascolto e nella comunicazione aiuta a stabilire relazioni positive tra individui e gruppi.

  2. Efficienza nella Comunicazione: Quando le persone sentono che le loro opinioni sono rispettate, sono più propense a partecipare attivamente alle discussioni e a collaborare. Ciò rende la comunicazione più efficace.

  3. Promuovere l’Inclusività: Rispettare i diversi punti di vista e le esperienze è cruciale per coinvolgere tutti gli stakeholder. Mai essere tassativi e ultimativi nelle proprie posizioni, ma cercare sempre di capire e rispettare i pareri anche se diversi dal nostro.

  4. Evitare Conflitti: Una comunicazione rispettosa può ridurre il rischio di malintesi e conflitti, facilitando un dialogo più costruttivo.

  5. Educazione e Sensibilizzazione: La comunicazione rispettosa è più efficace nel sensibilizzare e educare il pubblico incoraggia un cambiamento positivo. Le persone sono caratterizzate da sensibilità diverse, tenerne conto è un primo passo verso una comunicazione cosiddetta ecologica.

  6. Rafforzare l’Autorità Morale: Entità che comunicano con rispetto e integrità guadagnano maggiore fiducia e autorità morale.

  7. Adattabilità Culturale: Il rispetto delle diverse culture e prospettive è fondamentale per creare messaggi che siano rilevanti e accettati a livello globale.

Ma proviamo ad entrare più nel merito. Quale ruolo ha l’uso delle parole nella comunicazione ecologica?

Ecco alcuni consigli:

  1. Scegliere Parole Inclusive e Non Discriminatorie: Usare un linguaggio che rispetti tutte le culture, identità e background. Evitare termini che possano essere percepiti come offensivi o escludenti.

  2. Semplicità e Chiarezza: Usare parole semplici e chiare per garantire che il messaggio sia facilmente comprensibile da un vasto pubblico.

  3. Linguaggio Positivo: Utilizzare un tono positivo può incoraggiare l’azione e l’ottimismo, anziché creare paura o disperazione.

  4. Evitare il gergo Tecnico: A meno che il pubblico non sia altamente specializzato, evitare termini tecnici o accademici che potrebbero confondere o alienare gli ascoltatori. Spesso i marketer e chi si occupa di comunicazione tendono ad utilizzare termini che ai più sono incomprensibili. La bravura di un comunicatore non sta nel far emergere la propria conoscenza di termini, sia pure sconosciuti, ma nel far comprendere all’uditorio cosa stia dicendo e a chi o a cosa si riferisca.

  5. Linguaggio Emotivo e Immaginativo: Usare parole che evocano emozioni o creano immagini mentali può rendere il messaggio più coinvolgente e memorabile.

  6. Precisione: Scegliere parole che trasmettano accuratamente i fatti e le informazioni. La precisione è fondamentale per mantenere la credibilità.

  7. Adattamento Culturale: Adattare il linguaggio per rispettare e riflettere le diverse culture e prospettive del pubblico.

  8. Evitare Sensazionalismo: Pur essendo emotivi, è importante evitare l’esagerazione o il sensazionalismo che potrebbe minare la credibilità del messaggio.

  9. Uso di Metafore e Analogie: Le metafore e le analogie possono aiutare a spiegare concetti complessi in modo più accessibile.

  10. Linguaggio Orientato all’Azione: Incoraggiare l’azione positiva attraverso parole che ispirano e motivano.

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