TMI avverte le aziende del Food: “gestite meglio la Digital Analytics”
Il mercato online del Food & Grocery presenta grandi opportunità, ma sono poche le aziende che riescono a coglierle. La maggior parte di esse ha ampi margini di miglioramento nella gestione della digital analytics, una risorsa preziosissima per ottimizzare gli investimenti, rafforzare la retention e aumentare le vendite.
Vicenza – Monitorare l’adozione degli strumenti tecnologici della digital analytics e i tipi di tracciamento dati delle aziende del settore Food & Grocery. Sono questi gli obiettivi della ricerca sviluppata da Tag Manager Italia (TMI), società di consulenza e formazione specializzata nella misurazione di siti web, e-commerce e campagne di marketing digitale, che ha analizzato il comportamento digitale di 203 aziende del comparto Food & Grocery, di dimensioni e fatturato differenti. La ricerca – il primo studio al mondo effettuato in maniera verticale sulla digital analytics delle aziende di questo settore – è stata realizzata utilizzando Tag Chef, il software proprietario di TMI che consente di effettuare attività di competitive intelligence in tempo reale e in maniera completamente legale.
Ottime prospettive per il mercato Food online
Secondo lo scenario descritto dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, il Food & Grocery rappresenta un mercato molto promettente dal punto di vista del business online. Infatti, nonostante l’allentamento delle misure pandemiche, la spesa online è cresciuta del 17% nel 2022, confermando il trend positivo dell’ultimo periodo. Attualmente, il mercato vale 4,8 miliardi di euro, tuttavia è previsto un incremento stabile del valore delle vendite almeno fino al 2024.
Più nel dettaglio, l’area del Food (online) con maggiori potenzialità di crescita è il Grocery alimentare, che da solo vale 1,62 miliardi (+17% sul 2021) e rappresenta il 38% dell’intero comparto online. Nel 2019, il valore era di “appena” 464 milioni di euro. Il food delivery vale quasi 2 miliardi di euro, mentre l’enogastronomia online si posiziona sugli 800 milioni, anche qui con una crescita interessante rispetto al 2021 (+7%).
Digital Analytics: ampi margini di miglioramento
Le rosee prospettive di mercato dovrebbero spingere gli operatori a sfruttare al meglio tutte le opportunità del digitale e, in particolare, della digital analytics.
Tuttavia, la ricerca di Tag Manager Italia rileva che le aziende di questo settore hanno ampi margini di miglioramento riguardo la gestione della propria digital analytics e quindi di efficientamento dei presidi digitali da cui dipende la differenziazione competitiva. In altri termini, molte aziende del comparto non stanno sfruttando le opportunità che la crescita del mercato mette a loro disposizione.
In particolare, lo studio di Tag Manager Italia si è concentrato sull’utilizzo di alcuni strumenti tipici della digital analytics, tra cui Google Tag Manager, Google Universal Analytics (GA3), GA4, Google Ads Remarketing e Facebook. Tra le evidenze più significative si rileva che:
- Il 32,51% delle aziende non usa strumenti di tracciamento. Non ha quindi massima visibilità sul traffico del sito né può ottimizzare le campagne di marketing online;
- Il 26,6% delle aziende ha ancora installato GA3, che smetterà di raccogliere dati a luglio 2023. In generale emerge un ritardo allarmante nella migrazione a GA4;
- Meno di un’azienda su 4 utilizza strumenti specifici per efficientare la propria spesa in inserzioni online. In particolare, solo il 14,78 % utilizza il remarketing di Google Ads e il 22,17% utilizza le conversioni di Google Ads;
- Soltanto 58 aziende su 203 hanno pianificato investimenti mensili in strumenti per la digital analytics.
I risultati della ricerca sollevano dubbi sul fatto che molte aziende comprendano la centralità della digital analytics nel rilevare il comportamento dei clienti. Sfruttare al massimo questi strumenti significherebbe non solo rafforzare la relazione con il consumatore finale, trasformandola in un’esperienza personalizzata e tailor-made, ma anche acquisire nuovi clienti, garantire una maggiore fidelizzazione di quelli esistenti e potenziare le vendite. Non da ultimo, essa consentirebbe di ottimizzare al meglio i propri investimenti in campagne di marketing online.