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Second Life, ieri, metaverso. oggi, quanto siamo disponibili a una vita (solo) virtuale

Con grande enfasi, lo scorso autunno, Zuckerberg cambiava nome a Facebook e alla sua società in Meta alludendo ovviamente all’imminente avvento della realtà virtuale: il metaverso appunto.

Secondo il fondatore di Facebook questo ambiente dovrebbe riprodurre o creare un ambiente sociale e in connessione in cui gli utenti potranno interagire.

Una novità assoluta? Certamente no visto che già nel 2003 Linden Lab lanciava Second Life, ambiente virtuale che tra il 2006 e il 2007 ha raggiunto un grande successo e un vasto pubblico.

All’epoca in molti credettero di poter creare/crearsi una seconda vita nel mondo virtuale o riprodurre la propria nella realtà virtuale. Ci provarono i politici, anche nostrani, ci provarono gli artisti, ci provarono le aziende che cominciarono ad investire in Second Life aprendo negozi e aree virtuali.

Dopo un primo successo, la stessa Linden Lab ammise che su 17 milioni di iscritti solo 400.000 erano attivi, cioè utilizzavano lo strumento.

Second Life esiste ancora? Si esiste, anche se oggi è un luogo frequentato da addetti ai lavori: designer, esperti, grafici.

Meta riuscirà a migliorare quella che fu l’esperienza di Second Life? Ad oggi, ad un anno dal lancio esiste ancora poco o nulla . A differenza di Second Life, Meta dovrebbe, come promettono dall’azienda, fornire agli utenti la sensazione di essere presenti in quel luogo come se si fosse un’altra persona. Dovremmo poter utilizzare, anzi, vivere questa nuova realtà con i visori per la realtà virtuale e quelli per la realtà aumentata.

Certo oggi le tecnologie e la banda internet per qualità e quantità sono infinitamente superiori a quella utilizzata ai tempi del lancio di Second Life.

  • Basterà questo a farci immergere in questa realtà?
  • La generazione Z è quella che abbraccerà questo nuovo mondo?
  • Saremo disponibili a rinunciare a buona parte della nostra vita vissuta nella realtà e nella quotidianità per immergersi in un mare digitale?

I social, gli smartphone hanno dimostrato che siamo disposti ad isolarci o meglio a connetterci per  comunicare, ma saremo disponibili a dedicare molta parte del nostro tempo a una vita sostanzialmente virtuale dove anche le persone non saranno più le stesse, ma altre da noi?

  1. Siamo pronti per questo?
  2. Le aziende investiranno in un modo del tutto virtuale?
  3. Quanto questo mondo sarà in grado di fondersi con la realtà quotidiana e la vita reale?

Vedremo, il tempo ci saprà dire dove ci sapremo o vorremo spingere come umanità e poi, come sempre, il mercato decreterà chi avrà avuto ragione.

Intanto, se volete, datevi un’occhiata ad Horizon Worlds

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Communication Strategies: Si può fare una torta senza ingredienti?

A chi non è capitato di prendere un lavoro senza approfondire con il cliente cosa avevamo in mano.

Partendo dall’assunto: “tanto io sono bravo e me la cavo” si parte con tanto ottimismo e una buona dose di incoscienza.

Come un bravo pasticciere il “bravo comunicatore” si siede a tavolino e guarda il suo Pc con l’impazienza di chi sa già quali sono gli ingredienti da utilizzare e i risultati da ottenere.

Spesso però questi ingredienti non ci sono e allora comincia uno stillicidio continuo di contatti con il cliente dal quale spesso ci si aspetta più risposte di quelle che è in grado di dare:

Le strategie di comunicazione dovrebbero:

  •  delineare l’obiettivo/gli obiettivi della comunicazione,
  •  identificare gli stakeholder,
  • definire i messaggi chiave,
  • individuare potenziali metodi di comunicazione e i canali per la comunicazione di informazioni per uno scopo specifico.
  • specificare i meccanismi che verranno utilizzati per ottenere un feedback sulla strategia

Chi

Come prima cosa bisogna definire comunque con CHI si vuole parlare/comunicare:
Dopo aver determinato il motivo della comunicazione bisogna definire il pubblico che bisogna
raggiungere e come, bisogna essere in grado di rispondere alle seguenti domande:

  • Chi è coinvolto, interessato?
  • Esiste il pubblico che vorremmo interessare?
  • Ci potrebbero essere altri che potrebbero essere interessati?
  • Ci sono delle nicchie di pubblico che di solito vengono tralasciate e che invece potremmo raggiungere?

Strategie di comunicazione:

  • Di quali informazioni siamo già in possesso e quali informazioni ci può fornire ogni stakeholder
    aziendale?
  • Quali informazioni possiamo fornire noi ad ogni stakeholder?
  • Ci sono questioni di cui lo stakeholder aziendale è preoccupato?
  •  Come è probabile che reagirà ogni stakeholder rispetto alla strategia e ai contenuti della comunicazione?”

Bisogna tener conto del fatto che la determinazione del pubblico a cui ci si rivolge, svolge un ruolo fondamentale nella scrittura e realizzazione dei messaggi chiave e determina il loro successo.

Che cosa

Una volta definiti obiettivi e quali devono essere i destinatari della comunicazione, è bene incontrare il team del nostro cliente per definire insieme il “cosa” dire.

Come
Identificati i messaggi chiave, è necessario determinare i canali per la diffusione dei messaggi
Ecco alcune opzioni:

  • Incontri aperti in sede
  • Eventi speciali o ricorrenze aziendali
  • Supporti elettronici, inclusa e-mail marketing,  sito web
  • Incontri faccia a faccia (ono to one) con le principali parti interessate (in target)
  • Focus group
  • Media, inclusi TV via cavo, annunci display, notizie comunicati e conferenza stampa
  • Incontri pubblici
  • Social media, ad es. YouTube, Facebook, Instagram, Tik Tok, Twitter
  • Workshop

Si può ipotizzare una comunicazione diversa anche a seconda degli obiettivi e del pubblico da raggiungere. In questo caso potrebbero essere diversi i canali da utilizzare, oppure gli stessi canali potrebbero essere usati in maniera diversa.

Come il buon pasticcere, anche il buon comunicatore deve avere in mano tutti gli ingredienti per cominciare, altrimenti mentre lievita il pan di spagna, si smonta la panna, mentre si cerca lo zucchero ci si accorge di non avere le uova… e la torta non solo non riesce, ma non parte neanche…

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