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Buon compleanno Google, 19 anni… mi ricordo… e ho toppato…

Ricordo che un bel giorno, anzi un bel 27 settembre 1998, arriva un mio collega in ufficio e mi dice: “oh, hai visto anno fatto un altro motore di ricerca !… si chiama Google”… “Vabbè – dico io -, un altro, ma tanto come farà a battere ‘Altavista’, ‘Excite’, ‘Yahoo’ e company… non è che arriva uno sul mercato e pensa di battere chi da anni già c’è e funziona bene”

Comunque apro “Netscape”, il mio browser preferito all’epoca, e digito www.google.com. Arrivo su una pagina bianca, una barra dove poter digitare la mia ricerca, il tasto “cerca” o “search” non ricordo, e sopra la riga questo logo colorato, quasi olimpico per i colori usati… GOOGLE

Abituato alle pagine abbastanza ricche dei motori di ricerca dell’epoca mi viene subito da dire: “Mah… e come vogliono competere… cosa possono fare… sono così spogli”…

Finita là, continuai a usare “Altavista” e “Yahoo”, ogni tanto “Google”, così per curiosità. All’epoca esistevano anche le directory, non veri motori di ricerca, ma archivi di siti dove per categoria era possibile cercare informazioni e, soprattutto, siti utili. Mi ricordo che all’epoca ce ne erano anche alcuni italiani… Pensate che uno, con i miei soci di Asernet ne avevamo messo su pure noi, si chiamava “Segnalibro.it”… addirittura veniva recensito dalle riviste dell’epoca come una delle migliori directory italiane… ricordi…

Poi con il passar del tempo cominciammo sempre più a usare Google, che, nel frattempo, aveva messo fuori la mitica GMAIL, e poi Analytics, e poi tantissimi altri strumenti, per poi diventare quello che tutti conosciamo oggi… ancor di più con l’avvento del mobile e di Android

Insomma all’epoca “toppai” alla grande.

Si perché all’epoca non capivo che per mettere in campo un qualsiasi progetto, bisogna avere una “vision” chiara, bisogna sapere dove si vuole arrivare, in quanto tempo, con quali risorse e con i passi da fare bene in mente…

Adesso non posso che dire Buon Compleanno Google !

Approfitto per invitarvi a Foggia a “Store Telling – Come (non) comunicano e quali strumenti (non) adoperano le attività commerciali”  

I marchi presenti nella pagina sono dei rispettivi proprietari e vengono usati solo a titolo informativo.
La pazienza resta una virtù, il posizionamento naturale pure

Lo dico subito non è un post contro l’advertising, anzi, penso che senza sponsorizzate sia sui social network che nei motori di ricerca difficilmente si possano raggiungere risultati decenti se non in mesi… anzi, anni di lavoro.

Detto questo voglio però spezzare una lancia per coloro i quali (io sono tra quelli) sostengono che sia necessaria anche una paziente opera di produzione di contenuti che riempiano in modalità organica e naturale i nostri canali social, i nostri blog, i nostri siti internet.

Possiamo paragonare il posizionamento organico o naturale a un maratoneta che non deve bruciare tutte le sue energie nei primi 500 metri, ma che deve invece centellinare le sue forze per tutti i 40 km che andrà a percorrere.

E’ fondamentale oltre ad avere un piano dettagliato delle campagne campagne di advertising da svolgere nei prossimi 3-6 mesi, avere anche un piano editoriale e di marketing in grado di aiutare nella produzione di contenuti utili al posizionamento del brand e dell’azienda sulla rete.

Se “droghiamo” i risultati solo con sponsorizzate Facebook, ad esempio, e sponsorizzate Google, avremo dei buoni risultati legati solo ed esclusivamente alla durata delle campagne.

Appena chiuse le campagne o sospese, i nostri grafici di accesso al sito o le interazioni e i mi piace con post e pagina Facebook, tenderanno di nuovo a zero.

Quello che voglio dire è che, secondo la mia esperienza maturata in questi anni, se si agisce solo sulle sponsorizzate non si riesce a fidelizzare il proprio pubblico, ma si andrà sempre a incrociare nuovo pubblico che, potrà pure dare un segno di vita le prime volte, ma che poi, alla lunga, non tornerebbe più non trovando motivi e stimoli a seguirvi… a prescindere da quando spendiate per “la pubblicità”.

L’advertising serve, ma serve essere anche continui e interessanti. L’advertising serve, ma bisogna essere anche in grado di fornire ai propri interlocutori un’esperienza duratura e non solo momentanea.

Immaginate un negozio che si riempie solo perché fa pubblicità, un negozio che non fidelizza mai la sua clientela e che non riesce mai a creare una “relazione” con i propri clienti. E’ un negozio destinato alla chiusura o a spendere in eterno budget spropositati.

Ecco perché secondo me “la pazienza resta una virtù, il posizionamento naturale pure”. 

Per chi vuole saperne di più, scrivetemi pure:
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