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Trovare clienti con Google, il libro

Ho ricevuto, ormai quasi 2 mesi fa, il libro, edito da Hoepli, “Trovare Clienti con GOOGLE” di Ale Agostini e Bruce Clay. Ci ho messo un po’ di tempo per dedicarmici e dare un’occhiata più approfondita. Adesso finalmente ci sono riuscito e trovo che il libro, per chi vuole affrontare la propria avventura sul web in autonomia, può essere utile e dà tutti quei suggerimenti che possono essere indicati per farsi trovare e quindi… Come dice il libro stesso… “a trovare possibili clienti”…

Il libro parte con una panoramica su come si è evoluto il mercato digitale e su come il mercato, anche dell’advertising, si sia spostato verso il web e in particolare verso il motore di ricerca.

Si approfondiscono le regole del mercato web e si entra in contatto con Google, la sua filosofia, le sue dinamiche. Due ampi capitoli vengono dedicati al SEO (Search Engine Optimization) sia sulle sue regole generali che rispetto a tutte le regole e le attenzioni che bisogna avere per poter fare una buona attività di SEO. In un altro capitolo si prova a capire quale sarà l’evoluzione dei motori di ricerca e quali saranno le cose che verranno valorizzate e quelle che verranno, invece, penalizzate.

Mi sembra particolarmente interessante il capitolo 6 dedicato all’indicizzazione dei contenuti e quindi del SEO pensato per trovareclientigoogleSmartphone e Tablet. Tenete conto che l’e-commerce su mobile, ad esempio, è cresciuto del 289% negli ultimi tempi e che ci sono sempre più utenti che utilizzano pochissimo il PC utilizzando sempre più dispositivi mobile. Si dice ormai, che gli utenti che utilizzano app di alcune banche non si recchino più in filiale. Un cambiamento epocale quindi. Secondo dati pubblicati dallo stesso libro nel terzo trimestre 2013 Apple ha venduto 13,8 milioni di Mac fissi, 31 milioni di smartphone e 14.6 milioni di tablet. E ‘ tutto dire. Allora è chiaro che tutti ci si chieda: ma basta il SEO tradizionale per farsi trovare anche da questi utenti ? Il capitolo 6, appunto, prova a dare queste risposte… Quindi risponde alle domande che tanti si fanno: Sito Mobile ? (Tutto il sito replicato per il mobile, in pratica si hanno due siti).  Sito Responsive ? (Il design grafico del sito viene realizzato per adattarsi al device sul quale viene visualizzato). Sito parzialmente mobile ? (Una parte del sito principale viene realizzato come mobile e quindi con i dati essenziali fruibili dagli utenti che usano questi device). Quale la scelta migliore ? Io preferisco di gran lunga il Responsive… ma sul libro sono spiegati tutti vari aspetti e le modalità per effettuare le scelte con i vantaggi e gli svantaggi.

Se si intraprende un cammino senza verificare il percorso effettuato è molto probabile che si faccia tanta strada per nulla. E’ necessario in un progetto web sempre fermarsi per verificare il percorso effettuato ed eventualmente correggere la rotta. Solo così si evitano errori che possono anche essere irreparabili per chi vuole fare business su web. Leggi il blog

Come proiettare le impressioni live dei presenti in un evento con Twitter

Stimolare la partecipazione a un dibattito durante un evento, raccogliere le domande dal pubblico, verificare le impressioni dei presenti è una delle questioni che sempre si pone chi organizza un evento, un convegno, un dibattito.

Se c’è un social network che può favorire questa cosa in modo egregio e semplice, questo è Twitter. Scegliendo un hashtag (una parola preceduta da cancelletto “#” che fa da parola chiave) dedicato alla manifestazione e comunicandolo ai partecipanti in loco e magari anche a quelli che seguono da remoto il dibattito, si può consentire a molti di partecipare facilmente al dibattito.

Come ormai sappiamo tutti, un hashtag è una sorta di parola chiave che consente di aggregare in Twitter (e da qualche tempo non solo in Twitter) i contenuti relativi ad uno stesso argomento.

Qual’è l’idea… L’idea è quelvisible-tweets1la di proiettare durante la manifestazione tutti i Tweet legati a quell’hashtag su uno o più grandi schermi in maniera da compredere le impressioni del pubblico, le curiosità, le domande, gli argomenti dai quali si è restati più colpiti.

Per realizzare questo tipo di operazione, oltre a un computer connesso a internet e a un proiettore in grado di proiettare in tempo reale i vari tweet, è necessario, o meglio, è auspicabile utilizzare strumenti in grado di aggregare i Tweet legati all’hashtag di riferimento e di visualizzarli quasi come fossero slide animate. Questo consente di creare una certa scenografia e di favorire quanto detto prima. Leggi il blog

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