Cosa rende Smart una città ?
Diciamocela senza andare troppo per le lunghe. L’aggettivo “Smart” (intelligente) è usato e abusato e, in fondo, anche io ne sto abusando per parlarvi di una cosa che potrebbe anche essere “obvious” (ovvia) più che intelligente.
Le città hanno il dovere di comunicare e di rendere fruibili per i loro cittadini dei servizi senza bisogno che essi si muovano dalle loro abitazioni per recarsi presso gli uffici competenti.
Una città può essere partecipata e il suo sviluppo condiviso senza la necessità di organizzare ogni volte un incontro pubblico o un coinvolgimento formale.
Non che gli strumenti di incontro tradizionali e di fruizione diretta dei servizi vadano superati, ma certamente essi possono essere, diciamo così aiutati e supportati da un’intensa e “intelligente” attività on line.
Un’amministrazione pubbica può, anzi deve, anzi dovrebbe, coinvolgere i propri cittadini nella progettazione della città del futuro, nella possibilità di prendere delle decisioni, nella capacità di aiutare i propri amministratori nell’intervenire tempestivamente e quindi nelle segnalazioni, nella doverosa possibilità di erogare servizi efficienti e veloci.
In poche parole una città che ci tiene al proprio futuro e che vive il proprio presente.
Un Ecosistema cittadino, una “Smart Community” come amo chamarla io che mette insieme tutte le sue componenti e condivide percorsi.
Ne parlerò, anzi, ne parleremo a Roma allo SMAU chi vuole sono lì il 21 alle ore 13 in arena Smart City.