Oddio… Parlano male di Me !
Quando qualcuno, che non frequenta molto internet, ci chiede se e come verificare la sua reputazione on line, la prima cosa che gli diciamo è: “Vai su Google, digita il tuo nome, o quello della tua azienda e vedi cosa ne viene fuori”.
Se il tizio, come dice, non è presente on line, non ne verrà fuori nulla, verrà fuori qualche omonimo, oppure il suo nome sarà citato in qualche elenco telefonico, di città, o similari.
Se è così, tutto bene, c’è lavoro da fare, ma bisogna iniziare da zero.
Se però, sempre lo stesso tizio, viene da noi o ci telefona tutto trafelato dicendoci: “Oddio… sono andato su Google come mi hai detto e parlano male di me”, allora la faccenda si fa più complicata… e diaciamo che si comincia da -10.
La prima tipica domanda che vi farà è: “A chi mi devo rivolgere per far cancellare quelle pagine da Google ?”
Ipotizziamo che la cattiva reputazione on line sia legata ad un episodio, a un disservizio, ad un errore e quindi non a qualcosa di molto grave o ad una diffamazione, diciamo che la notizia negativa è vera, ma potrebbe essere gestita.
Una cosa da tener presente come prima di ogni altra è che la notizia negativa è vero che è in prima pagina di Google, ma è anche vero che è prima perché è una delle poche che riguarda il soggetto o l’azienda in questione.
In questo caso il problema non è quanto sia importante la notizia, ma quanto poche siano le notizie che parlino del soggetto. Se le notizie sono poche è chiaro che Google, e più in generale i motori di ricerca, vanno a beccare sulla rete quelle poche che parlano della persona o dell’azienda in questione.
Allora cosa bisogna fare ?
Bisogna progettare la presenza del soggetto o dell’azienda sulla rete, stabilendo obiettivi e strategie di comunicazione, cura ed egagement (relazioni con) dei clienti.
Se cominciamo a parlare del soggetto con assiduità e trasparenza, con dovizia di particolare su servizi e peculiarità positive, pian piano cominceremo a soppiantare nelle prime pagine dei motori di ricerca le notizie negative, che in qualche maniera riguardavano il nostro cliente, con quelle positive.
Inutile dire che se si dovesse cominciare a lavorare anche su una comunicazione on line più strutturara tipo con: un blog, la presenza sui social network, una cura costante e corretta delle relazioni, una gestione trasparente delle criticità, allora i risultati sarebbero sicuramente eccellenti.
La reputazione quindi si costruisce, con calma e senza panico e… soprattutto dicendo la verità.
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