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SOCIAL NETWORK, NIENTE RICETTE IN SERIE

di Michele Dell'Edera Gen 30, 2011

Sempre più sento dire, forse perché se ne sta acquistando maggiore consapevolezza, che i social network non sortiscono risultati utili per gli iscritti soprattutto se parliamo di risultati reali, risultati di business.

Questo potrebbe essere anche vero, però, a mio avviso, questa cosa accade perché si pensa che per presidiare un social c’è bisogno di due cose: una minima conoscenza di internet, una notevole costanza nell’aggiornamento e il gioco è fatto.

Partendo da questi presupposti è chiaro che le delusioni possono essere tante e anche pesanti. Innanzitutto bisogna cominciare col dire che prima di buttarsi a capofitto nel mondo dei social è necessario che si sappia  chi sono io, quali obiettivi voglio raggiungere, attraverso quali canali.

Chi sono, la mission personale, aziendale o di prodotto, che obiettivi commerciali o di marketing voglio raggiungere, quali canali, cioè quali social mi possono aiutare in questo, e, soprattutto, sono disposto a lavorare per rendere reali i rapporti che genero on line, sono disposto cioè ad aprire un dialogo con i miei ipotetici Partner/clienti del futuro conquistandomi la loro fiducia essendo trasparente ai loro occhi ?

Diamo per scontato che il “chi sono” lo abbiamo abbastanza bene in mente, tanto che in poche righe saremmo in grado di far capire ai nostri interlocutori cosa facciamo nella vita o cosa a fa la nostra azienda e soprattutto come possiamo essere utile ai nostri interlocutori. Altra idea fondamentale che dobbiamo avere ben chiara in mente è: che tipo di obiettivi commerciali o di marketing voglio raggiungere attraverso questa mia presenza on line.

Sapendo queste prime due cose posso concentrarmi sulla terza e cioè: Quali sono i social network che mi possono aiutare a raggiungere questi risultati ?

E si, perché non si può partire con ricette pronte e uguali per tutti, per ciascuna attività, per ciascuna azienda, per ciascun brand c’è da scegliere i canali più adatti ai propri obiettivi.

Non si può dire che tutti dobbiamo stare su Facebook, su Linkedin, su Twitter, o su qualsiasi altro social,  apriamo i nostri canali e siamo a posto.

Dobbiamo sapere che ogni social ha un suo target di riferimento, è più o meno forte in alcune nazioni, in alcuni  territori, in alcuni ambiti.

Alcuni social puntano soprattutto alla socializzazione (appunto), altri al contatto professionale, altri ancora sono più orientati proprio al business, al marketing, all’attività commerciale, altri sono delle vere e proprie rubriche, altri degli aggregatori di news, eccetera, eccetera. Esistono pure dei social verticali, cioè dedicati a un determinato settore di attività.

Se si vuole quindi partire sui social, bisogna tener conto di tutte queste cose, studiarsi cosa esiste, o farsi aiutare da un esperto, partire ed essere costanti dapprima “nell’ascolto” della rete e del proprio social e poi pian piano divenendo parte di una comunità che ha, ricordiamocelo, “un reciproco vantaggio” a stare insieme.

Bene, se siamo arrivati a questo punto di convinzione possiamo partire…

Allora, ma forse sono troppo lungo, continuiamo nel mio prossimo articolo… cominciando ad approfondire i social uno alla volta… Convinti tutti di una cosa: le ricette in fotocopia non servono.

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