LE DONNE AMANO IL WEB 2.0, IL WEB 2.0 NON AMA LE DONNE
Bighellonando sulla rete sono incappato nel blog di Kara Swisher e su di esso ho letto con molta attenzione un articolo nel quale si faceva notare che il web 2.0 è un po’ come la vecchia serie televisiva “Piccole Canaglie” dove, in una puntata, all’ingresso del famoso rifugio in legno dei famosi ragazzini terribili vi era un cartello minaccioso che recitava più o meno così: “Divieto di ingresso alle ragazze”.
I Social Network, i blog, i portali e i siti 2.0 più famosi oggi hanno un’utenza femminile che supera per quantità e tempo di utilizzo ampiamente il 50% degli utenti totali, ma, alla guida degli stessi, quasi mai vi sono delle donne.
Cosa vorrà dire ?
Solo ultimamente, per esempio, Twitter, ha nel proprio consiglio delle donne. E’ già qualcosa. Una cosa è certa il web 2.0 nasce per le relazioni e da che mondo e mondo le donne sono la relazione fatta persona.
Forse la loro sensibilità, la loro capacità di creare in maniera dolce e non invasiva una discussione, potrebbe aiutare non solo il management di questi colossi del web, ma anche favorire nelle scelte strategiche e funzionali che si andrebbero a fare nei vari portali.
E’ il caso di pensarci.
Anzi, forse è il caso di pensare un po’ più rosa.